GUALMINI E ROSSI, TOUR DI INCONTRI IN ROMAGNA: ‘SALVARE LA BLUE ECONOMY’
L’eurodeputata Elisabetta Gualmini e la consigliera regionale Nada Rossi in tour a Rimini e Riccione per
ascoltare i pescatori e vedere di persona imprese e realtà del comparto ittico. ‘Il settore va difeso e rilanciato:
impresa, formazione, turismo e sostenibilità sono il futuro di questa bellissima terra.’
Giornata di ascolto e confronto ieri in Romagna tra l’europarlamentare del Partito Democratico e
Vicepresidente del gruppo S&D Elisabetta Gualmini, la consigliera regionale Vicepresidente della III
Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità della Regione Emilia-Romagna Nadia Rossi e alcune delle più
importanti e dinamiche realtà del settore ittico e della blue-economy romagnola. Prima l’incontro a Rimini
con le cooperative di pescatori, alla presenza del responsabile pesca e acquacoltura Emilia-Romagna di
Legacoop Agroalimentare Nord-Italia Massimo Bellavista e di Mirco Bagnari, coordinatore di Legacoop
Romagna della provincia di Ravenna. Durante l’incontro si è discusso a lungo dell’ingiusto sistema di riparto
delle quote del Tonno Rosso e della sfida enorme del Granchio Blu all’ambiente e al sistema economico, ma
anche del regolamento in approvazione a Bruxelles sui controlli nelle imbarcazioni e della formazione nel
comparto ittico, che va rilanciata. Poi la visita alla start-up riminese ‘Mariscadoras’, società benefit basata
sulla promozione, commercializzazione e trasformazione di specie aliene per il consumo alimentare, lanciata
due anni fa da cinque ragazze – età media circa 30 anni - e ora già attiva nell’export di Granchio Blu verso gli
Stati Uniti. Infine il sopralluogo a Riccione presso la Fondazione Cetacea che dal 1988 si impegna a tutelare
l’ecosistema marino, gestendo il ‘Centro Recupero Tartarughe Marine per l’Adriatico’, uno dei più importanti
e attivi d’Italia.
‘E’ stata una giornata ricchissima di incontri e confronti che mi ha riempito di emozioni, conoscenza del
territorio, affetto per questa terra e per le incredibili persone che vivono qui e lavorano con passione e
coraggio in un settore così complesso come quello della blue-economy – ha commentato Elisabetta
Gualmini. ‘Dobbiamo fare di tutto per difendere le imprese locali dalle sfide ambientali, dare formazione
creando un Liceo del Mare, come in Francia. Promuovere le realtà imprenditoriali innovative come le
Mariscadoras ma anche il no profit prezioso per la sostenibilità dell’ecosistema marino come la Fondazione
Cetacea. Gli incontri che abbiamo fatto continuano e rafforzano un rapporto di collaborazione già attivato
a Bruxelles con le realtà di un settore davvero centrale per il futuro della nostra Regione. Farò il possibile
perché in Europa questo comparto venga difeso e rilanciato, a partire dall’inserimento del Granchio Blu
nell’elenco delle specie aliene invasive, tutelando però chi ha deciso di farne un’attività sostenibile e che
crea lavoro.’
‘Con Elisabetta – ha commentato la Consigliera regionale dem Nadia Rossi - abbiamo incontrato i
pescatori della nostra costa per discutere delle misure necessarie per sostenere il lavoro delle
imprese della pesca e di tutta la filiera, che in Romagna e sulla costa adriatica significa anche qualità,
ristorazione e turismo. I temi da affrontare sono tanti, dalla formazione su cui la Regione Emilia-
Romagna deve investire - partendo dalla legge regionale sui talenti per sviluppare in modo
innovativo le potenzialità della Blue Economy, ma anche pensando alla formazione e alla sicurezza
dei pescatori, alla crescita del comparto - fino ai costi del carburante, dalla pesca a strascico
passando al tema del tonno rosso e del granchio blu. Proprio di quest’ultima specie invasiva aliena
abbiamo parlato con la start up riminese tutta al femminile Mariscadoras, che avevo incontrato un
anno fa durante la manifestazione Al Meni a Rimini. Queste ragazze hanno unito una necessità di
salvaguardia dell’equilibrio del nostro mare - la proliferazione del granchio blu è ormai un dramma
su cui servono azioni immediate e interventi economici urgenti e mirati da parte del governo - ad
una nuova sensibilizzazione dei consumatori. Quella della commercializzazione in larga scala è una
via importante per far fronte all’emergenza: già ad agosto 2022 mi ero attivata in Regione Emilia-
Romagna per agire su quella che poi è diventata un’invasione. Non si può perdere altro tempo. La
tappa finale alla Fondazione Cetacea di Riccione ci ha riempito il cuore: un’eccellenza del territorio
che si occupa di ricoverare tartarughe marine in difficoltà e di tante altre attività legate alla
sostenibilità marina, alla cooperazione, alla diffusione di una cultura ambientale soprattutto tra le
nuove generazioni. Le azioni da fare sono tante, l’impegno da parte mia e di chi mi ha
accompagnato, in Regione così come in Europa, c’è’.