“Caronte” non ferma la voglia di cultura e di approfondimento politico. Ieri pomeriggio sono stati una cinquantina i partecipanti all'incontro con Massimiliano Panarari e Franco Motta, che al Rockisland sul molo di Rimini hanno presentato in anteprima nazionale il loro nuovo saggio “Elogio delle minoranze. Le occasioni mancate dell'Italia”. Promosso dal Partito democratico di Rimini, l'appuntamento ha ripercorso la storia del nostro Paese rileggendola attraverso le esperienze di quelle “grandi” minoranze virtuose che hanno combattuto battaglie di stampo riformatore e per il cambiamento delle condizioni di vita. “Crediamo che i ceti medi siano un elemento indispensabile, anzi fondativo delle liberaldemocrazie – hanno affermato gli autori -. Se una via di uscita dall'impasse esiste, se una minoranza oggi può farsi carico di riavviare il meccanismo inceppato dell'interesse collettivo, essa non può che provenire dalle file di un ceto medio democratico e liberale che si dimostri capace di tornare ad essere un soggetto propulsivo, di interpretare nuovi conflitti e 'combattere implacabilmente', come auspicava Piero Gobetti”.
Massimiliano Panarari insegna Comunicazione politica all'Università di Modena e Reggio Emilia e Marketing politico alla School of Government dell'Università Luiss "Guido Carli" di Roma. Già collaboratore di «Repubblica», delle riviste «Il Mulino» e «Reset», è editorialista della «Stampa» e di «Europa». Ha curato le edizioni italiane degli scritti, tra gli altri, di Robert Reich, Pierre Rosanvallon e Jacques Attali. Tra i suoi libri “L'egemonia sottoculturale” (Einaudi 2010).
Franco Motta è ricercatore in Storia moderna presso l'Università di Torino. Tra i suoi interessi di studio, le strategie politiche e culturali della Chiesa cattolica tra XVI e XVIII secolo. Ha curato l'edizione della “Lettera a Cristina di Lorena” di Galileo Galilei (Marietti 2000) ed è autore di una biografia del cardinale Roberto Bellarmino (“Bellarmino. Una teologia politica della Controriforma”, Morcelliana 2005).
