Riordino Istituzionale e gestioni associate
Dalle Comunità Montane all'Unione dei Comuni
Lunedì 11 giugno ore 17 alla Rocca Malatestiana di Verucchio
Il tempo stringe: mancano poco più di 3 mesi alla “rivoluzione” del 30 settembre, data da cui secondo l'ultimo decreto Milleproroghe i Comuni fra i 1000 e i 5000 abitanti dovranno esercitare obbligatoriamente in forma associata almeno due delle loro funzioni fondamentali. Amministrazione e controllo, polizia locale, istruzione, viabilità e mobilità, territorio e ambiente, welfare e sociale sono le sei funzioni fondamentali indicate dalla legge 42/2009. Da fine settembre i piccoli Comuni dovranno gestire dunque due di esse attraverso la forma dell'Unione o tramite convenzione. Un primo passo verso la gestione associata anche di tutte le funzioni restanti, che la legge fissa al 30 settembre 2013. In mezzo, un'altra scadenza: il Programma di riordino territoriale della Regione Emilia Romagna prevede infatti che le Unioni già costituite o neonate assumano entro il 31 dicembre 2012 almeno 4 fra le 6 funzioni fondamentali.
La trasformazione riguarda da vicino anche i paesi della Valmarecchia: Pennabilli, Poggio Berni, San Leo, Sant'Agata Feltria, Talamello e Torriana contano fra 1000 e 5000 abitanti. Mentre per Casteldelci e Maiolo, sotto i 1000 residenti, resta l'obbligo di gestione associata in Unione di Comuni di tutte le funzioni a partire dalla prima tornata elettorale successiva al 13 maggio 2013.
Scadenze e mutamenti verranno approfonditi lunedì 11 giugno a Verucchio, dalle 17 nella Rocca Malatestiana, nell'incontro promosso dal Partito democratico di Rimini sul tema “Riordino istituzionale e gestioni associate per il governo della Valmarecchia – Dalle Comunità montane all'Unione dei Comuni” nell'ambito del laboratorio “Valmarecchia 2020”. Interverranno Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna; Giorgio Pruccoli, sindaco di Verucchio; Emma Petitti, segretario prov! inciale PD Rimini; insieme ad amministratori della Valmarecchia e rappresentanti locali del PD.
Con un ordine del giorno presentato in tutti i consigli comunali della vallata, il PD propone la creazione “Tavolo di raccordo dei Sindaci della Valmarecchia” che verifichi la fattibilità di una Unione dei Comuni a 11, valorizzando le esperienze e i percorsi già avviati e attivando progetti di rete. L'odg promuove inoltre la redazione di “Piano strategico di vallata”, insieme alla Provincia di Rimini e alla Regione Emilia-Romagna, che identifichi la vocazione della Valmarecchia nel medio-lungo periodo e indichi un elenco di azioni coordinate per valorizzare i singoli Comuni nel processo di riorganizzazione.
Nella road map del riordino istituzionale, un'altra data da tenere presente è il 1 gennaio 2013, quando tutti gli enti con popolazione superiore ai 1000 abitanti saranno soggetti al patto di stabilità interno. Entreranno nel patto dal 1 gennaio 2014 anche le Unioni obbligatorie costituite dai Comuni sotto i mille abitanti.