Saranno Walter Veltroni, Piero Meldini e il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi a conversare con Sergio Zavoli sul filo narrativo del suo ultimo libro “Il ragazzo che io fui”, appassionata dichiarazione d’amore di Sergio Zavoli a Rimini, alla sua gente, ai suoi luoghi.
Un omaggio della Città a uno dei suoi figli più grandi sulle suggestioni di un libro di sorprendente modernità, in cui Sergio Zavoli racconta la sua vita in una sorta di contiguità tra gli anni dell’adolescenza, della giovinezza e della maturità con il momento in cui l’autore si decide “a rastrellare dentro se stesso il ragazzo che io fui”. “Un libro che – come scrive l’autore - mette insieme farfalle e pachidermi, lucciole e lanterne, carezze e finimondi”.
Un omaggio, aperto alla partecipazione di tutti i riminesi, che avrà inizio alle 18 di sabato 26 maggio negli spazi del Teatro degli Atti di via Cairoli, per poi proseguire nel Chiostro degli Agostiniani con gli archi dell’Istituto musicale Lettimi e terminare alle 20 con gli assaggi di pesce azzurro dell’Adriatico negli spazi del Chiostro e di Sala Pamphili.
Nato a Ravenna nel 1923, Sergio Zavoli è cresciuto a Rimini che, nel dicembre del 1972, lo ha voluto insignire della Cittadinanza onoraria per “essere rimasto – si legge nelle motivazioni - sempre riminese, pur non essendo nato in questa città, non solo sul filo di una nostalgia letteraria, ma mantenendo sempre una profonda connessione con la gente della terra in cui è cresciuto perché, come egli ha scritto, “la casa è dove si cresce col padre e dove il padre ci lega ai giorni e alla vita.””
Sergio Zavoli è stato condirettore del telegiornale, direttore del Gr1 e de “Il Mattino”, Presidente della Rai. Scrittore, poeta, autore di grandi inchieste giornalistiche, da tre legislature è Senatore della Repubblica del Partito Democratico e attualmente presiede la Commissione bicamerale per l’indirizzo e la vigilanza della Rai.