
Sarà presentato questa mattina in commissione lavoro del Senato l'emendamento del Partito Democratico alle norme penalizzanti per i lavoratori stagionali contenute nel ddl di riforma del mercato del lavoro. E' uno dei temi discussi ieri con l'economista Stefano Fassina, responsabile nazionale economia e lavoro del PD, in occasione dell'incontro "Il lavoro prima di tutto" promosso dal PD di Rimini. L'iniziativa ha coinvolto i rappresentanti di istituzioni, categorie economiche e associazioni sindacali, intervenuti numerosi sulle questioni del lavoro subordinato, delle partite Iva, della piccola e micro-impresa e dello sviluppo del territorio. Hanno partecipato al dibattito il segretario provinciale del PD Rimini, Emma Petitti; il sindaco Andrea Gnassi; l'assessore provinciale al lavoro Meris Soldati; Elisa Marchioni, deputato PD; il segretario della Cgil Rimini Graziano Urbinati; Domenico Tramonti, segretario Cisl Fnp; Gianfranco Simonetti, presidente comunale Confesercenti Rimini; Richard di Angelo, presidente provinciale Confcommercio Rimini; Odoardo Gessi per Cna; Gilberto Grazia, vicepresidente Legacoop Rimini; Davide Imola, responsabile professioni Cgil nazionale; Marcella Bondoni, responsabile turismo PD Emilia-Romagna. L'emendamento del PD intende, tra i vari punti, escludere i contratti stagionali dall'aumento dei contributi previsto nel ddl lavoro, ha spiegato Fassina. "Sulla flessibilità in entrata sono tre punti fondamentali: evitare che veri lavoratori autonomi rischino di rientrare nelle maglie del contrasto alle false partite Iva, esentare dall'aumento dell'1,4% del costo del lavoro i contratti stagionali, ridurre i tempi fra un contratto a tempo determinato e l'altro. Sono modifiche che vogliono favorire l'occupazione e i lavoratori".

Il responsabile economico del PD ha sottolineato inoltre la centralità del contratto di apprendistato contro il precariato, evidenziando la necessità di un minore carico contributivo sui parasubordinati e di prevedere adeguati ammortizzatori sociali (la mini Aspi delineata dal ddl rischia in particolare di far perdere gli ammortizzatori ai lavoratori a termine e stagionali).
Fassina ha ribadito il valore dell'equità: "Oggi l'
equità non è soltanto un valore etico. E' una
variabile macroeconomica propulsiva dello sviluppo sostenibile. Il sostegno alla domanda può derivare non soltanto da risorse pubbliche, ma anche da una meno squilibrata distribuzione del reddito e della ricchezza".
Lo sviluppo si fonda su attività produttive qualificate, ha aggiunto. "Tra i più significativi punti dell'originale tessuto produttivo italiano - e un esempio è la realtà riminese - è la società locale, il capitale sociale locale, il territorio. La ricostruzione dell'Italia è impossibile senza liberare le potenzialità del lavoro autonomo e delle micro e piccole imprese, è un dato culturale e politico, oltre che economico, da sottolineare. Così come servono politiche industriali per il turismo, che rappresenta il 10% del Pil".
La ricostruzione del paese passa dalla valorizzazione della classe dirigente locale, ha concluso Fassina. "Riconquistare la fiducia significa coinvolgere i cittadini e le imprese in un nuovo patto per lo sviluppo".

"Il PD difende il lavoro in tutte le sue tipologie - sottolinea
Emma Petitti -: dipendente, autonomo, professionale. Valorizzare le esperienze virtuose locali partendo dal territorio, confrontarsi con i rappresentanti di categorie e sindacati è il percorso che stiamo seguendo per affrontare la crisi e rilanciare le nostre priorità: equità, revisione di un patto di stabilità che non ha senso per gli obiettivi di finanza pubblica, lotta all'evasione, snellimento della burocrazia, sostegno ai redditi più deboli. Il lavoro del PD di Rimini prosegue con la preparazione della Conferenza economica del territorio, che sarà il momento di sintesi e di elaborazione delle proposte raccolte in questo percorso di confronto".
