Domenica 22 aprile alle ore 17 presso il Teatro Corte di Coriano
EVENTO SPECIALE
in collaborazione con
Associazione Ilaria Alpi Comunitàperta
Coordinamento antimafie riminese
con il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna
VOCE ALLE PAROLE
ALLA SCOPERTA DEL GIORNALISMO D'INCHIESTA CHE "MINACCIA" LE MAFIE - PRIMA NAZIONALE
Tiziana Di Masi legge e dialoga con i giornalisti Michele Albanese (Il Quotidiano
della Calabria), Arnaldo Capezzuto (NapoliPiù), Roberto Rossi (coautore di Avanposto,
nella Calabria dei giornalisti infami)
INGRESSO LIBERO
L'osservatorio della Fnsi e dell'Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati nel corso del 2011 ha segnalato 95 episodi di esplicite minacce, in cui sono stati coinvolti 324 giornalisti. L'osservatorio ne ha già segnalati cinque nel 2012, con 19 giornalisti coinvolti. Perché questi cronisti sono stati minacciati? Cosa hanno scritto? Quali interessi hanno colpito per essere finiti nel mirino di organizzazioni di vario tipo, e in particolare delle mafie? Dare voce alle parole scritte, raccontare, interpretare davanti al pubblico quel che al lettore non sempre arriva, è l'obiettivo di questo progetto che crea un collegamento tra teatro di narrazione e giornalismo d'inchiesta. Gli articoli che hanno scatenato la reazione della criminalità organizzata nei confronti di cronisti colpevoli soltanto di aver fatto fino in fondo il proprio
dovere, costituiscono un patrimonio civile che deve essere alimentato e diffuso. Questi testimoni dell'informazione non devono essere lasciati soli.
Tiziana Di Masi, attrice professionista, vive a Bologna e collabora con Carlo Lucarelli, Oliviero Beha, Moni Ovadia, Marco Baliani, Gigi Dall'Aglio etc. Lavora per varie compagnie nazionali e contemporaneamente realizza dal 2000 progetti di teatro civile (ProgettoTeatroMemoriaStorica). Nasce nel 2005 il suo Teatro Gastronomico per la promozione di una cultura del cibo che la porta nei migliori festival enogastronomici italiani a interpretare in modo originale l'interazione fra teatro e cucina, fra arte e mondo della ristorazione, con il coinvolgimento di alcuni professionisti (chef e maitre) del settore. Nel 2010 in collaborazione con Libera crea un nuovo genere, teatro civile-gastronomico, con lo spettacolo "Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida",che ha attualmente all'attivo oltre 80 repliche su tutto il territorio nazionale e ha toccato luoghi simbolo
Michele Albanese (Il Quotidiano della Calabria)
Michele Albanese, giornalista calabrese, da anni esercita il proprio lavoro da cronista con attenzione e cura dei particolari raccontando e descrivendo la cronaca della Piana di Gioia Tauro. Il 28 gennaio 2010 gli viene recapitato un messaggio di forte minaccia contenuto in una lettera inviata alla sede centrale del "Quotidiano della Calabria" per i fatti di cronaca da lui raccontati relativi al territorio di Rosarno che citavano e richiamavano episodi legati alle cosche che operano nella piana.
Arnaldo Capezzuto (NapoliPiù)
Arnaldo Capezzuto, giornalista napoletano, racconta le vicende delle famiglia camorristica dei Giuliano e dei casi che ha seguito personalmente. Su tutti la morte di Annalisa Durante, una quindicenne rimasta uccisa nella sparatoria provocata da un giovane membro della famiglia dei Giuliano. Il giornalista, quando lavorava a NapoliPiù è stato minacciato direttamente di morte dalla famiglia dei Giuliano, ottenendo poi la condanna di uno dei suoi membri, Luigi Giuliano.
Roberto Rossi
Autore insieme a Roberta Mani di "Avamposto, nella Calabria dei giornalisti infami". Avamposto non è solo un libro sui cronisti minacciati in Calabria. È il racconto di una terra, di una terra ancora troppo poco conosciuta, ostaggio della peggiore forma di sovranità, raccontare le storie dei giornalisti minacciati, i luoghi dove vivono, le loro paure e il perché delle loro paure - scrivono gli autori nell'introduzione - è il modo migliore per riferire del vuoto di democrazia e di libertà che ancora esiste in ampie zone del nostro Paese.