
"Il Partito Democratico è disponibile a discutere sulla riforma elettorale con tutte le forze politiche che intendono superare davvero il cosiddetto "
Porcellum" e approdare a una legge elettorale più giusta, che consenta agli elettori di tornare a scegliere i propri rappresentanti". E' quanto è tornato a ribadire il Coordinatore della Segreteria nazionale del PD,
Maurizio Migliavacca.
"Proprio per questo
il PD è disponibile ad incontrare tutte le forze che vogliono discutere di questi temi. Il PD ha depositato da tempo in Parlamento la sua proposta di legge per la riforma elettorale e i presidenti dei due gruppi parlamentari, alla Camera e al Senato, hanno già chiesto di stingere i tempi per avviare la discussione. Il tavolo del confronto è naturalmente lo stesso Parlamento. E' in quella sede - ha chiarito Migliavacca - che i diversi Gruppi parlamentari devono confrontarsi sulla riforma elettorale, a cominciare dai partiti che sostengono il governo ma senza escludere nessuno e, anzi, sollecitando tutti a partecipare a una riforma che riguarda le regole condivise della democrazia".
Anche
Anna Finocchiaro, Presidente del Gruppo del PD al Senato invita a "cambiare il Porcellum, in un confronto ampio con tutte le forze politiche,
per permettere ai cittadini, già nella prossima occasione di voto, di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, evitare abnormi premi di maggioranza e impedire alleanze forzose incapaci di governare è la priorità politica che dobbiamo affrontare".
Finocchiaro considera "un'iniziativa parlamentare sulla legge elettorale,
necessaria come misura di civiltà, per contrastare l'antipolitica e restituire autorevolezza alla politica stessa e alle istituzioni tutte. Le regole, e parlo della riforma della legge elettorale come delle altre riforme istituzionali che pure devono accompagnarla, vanno stabilite con tutti i partecipanti al gioco. Per questo al Parlamento spetta senz'altro, nelle prossime settimane, un ruolo da protagonista".
''Al di là delle tante parole spese sul tema della legge elettorale, come dice il segretario Bersani,
è arrivato il momento di decidere", ha aggiunto
Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato. "E' indispensabile costruire tra le forze politiche - senza escluderne nessuna aprioristicamente e senza che nessuno pretenda di avere diritto di veto - un '
patto per le riforme', per la legge elettorale che abbia la valenza di un impegno in Parlamento e di fronte ai cittadini''.
Chiti, entrando nello specifico della proposta del PD sul tema ha dichiarato: ''Per la legge elettorale possiamo restringere la scelta tra un sistema maggioritario, con collegi uninominali, a doppio turno - per me preferibile - e un sistema per il 50% a collegi uninominali e l'altro 50% con liste proporzionali e sbarramento al 5% recuperando i resti a livello regionale. In ogni caso - ha sottolineato Chiti -
deve essere mantenuta l'indicazione delle alleanze con cui i partiti si presentano alle elezioni e del candidato premier da far eleggere in Parlamento.
L'intesa tra le forze politiche - ha concluso Chiti - deve prevedere la riduzione del numero di parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto e l'introduzione della sfiducia costruttiva: in questo quadro l'approvazione della nuova legge elettorale assume un'effettiva priorità. E' indispensabile che sia varata entro l'estate, perchè non ci possiamo permettere il rischio di tornare al voto con il '
Porcellum'''.