Gli enti locali sono il livello di governo del territorio più vicino ai cittadini. Gli interventi in materia di Province, Unioni dei Comuni e amministrazione periferica dello Stato deliberati nelle recenti manovre del Governo hanno aperto un dibattito ampio e partecipato sulle funzioni, i servizi, la valorizzazione delle peculiarità dei nostri territori (ambiente, turismo, cultura, mobilità), sulle Unioni dei Comuni e sulla semplificazione amministrativa.
Partendo dalle esperienze associative già sperimentate sul territorio, il Partito democratico della provincia di Rimini ha avviato il laboratorio che ora, con “Valmarecchia 2020”, prosegue la riflessione e la condivisione sul riordino istituzionale con la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali(programma degli incontri in allegato).
“Le nuove forme associative fra i Comuni sono la vera sfida politica che attende le nostre amministrazioni – sottolinea Emma Petitti, segretario provinciale PD Rimini -. Servono luoghi di elaborazione per la gestione delle risorse e per le scelte che incideranno sui territori. L'Unione dei Comuni solleva gli enti locali dal dover gestire singolarmente le funzioni e alleggerisce il carico sui bilanci, consentendo la razionalizzazione e riorganizzazione dei servizi, lo snellimento delle pratiche, la gestione in forma associata del 'back office'. Le forme associate rappresentano un beneficio per cittadini, imprese e territori, perché unificando funzioni si liberano risorse ed energie per garantire, soprattutto in questo tempo di crisi, servizi di qualità. Importante, inoltre, l'impatto sulla gestione dei servizi di prossimità al cittadino. L'Unione significa realizzare una vera sussidiarietà fra gli enti, integrare le politiche e sfruttare al meglio i punti di forza dei diversi Comuni”.
Al fianco dei Comuni di maggiori dimensioni, le unioni dei Comuni dovranno in base alla legge costituire il nuovo livello al quale vengono obbligatoriamente esercitate le funzioni tipiche comunali (edilizia e pianificazione territoriale, polizia municipale, attività commerciali, traffico, servizi sociali, istruzione, cultura) oltre all’organizzazione generale dell’amministrazione, alla gestione del personale, alla gestione finanziaria e contabile.
Tra i punti di forza del dare vita ad una forma associativa fra Comuni sul territorio:
- possibilità di un coordinamento delle politiche sul territorio
- possibilità di realizzare economie di scala sulla gestione di alcuni servizi
- positive ripercussioni sul patto di stabilità interno
La situazione
La Regione Emilia-Romagna ha operato negli anni per una forte collaborazione tra i diversi livelli di governo. Non è un caso che la disciplina del riordino e della riorganizzazione di Comunità montane e Unioni di comuni, ai sensi della legge regionale 10/2008, abbia creato, sul territorio regionale, una rete di forme associative forte e consolidata: su un totale di 348 Comuni, 301 sono associati. Le forme associative sono 52 (di cui 34 Unioni di comuni, 10 Comunità montane e 8 Associazioni intercomunali) e gestiscono complessivamente quasi 600 funzioni o servizi associati, con un forte grado di integrazione
Le Comunità montane sono state progressivamente private dei finanziamenti statali (che fino al 2007 ammontavano in Emilia Romagna a circa 7 milioni di euro annui), a partire dalla Legge Finanziaria 2008 fino alla Legge Finanziaria 2010 che ha disposto la cessazione del concorso dello Stato al finanziamento delle Comunità montane. Tali enti oggi persistono laddove le singole Regioni intendano provvedere al loro finanziamento, come avviene in Emilia-Romagna che negli anni 2009, 2010 e 2011 ha sopperito, a favore delle Comunità montane, ai tagli statali.
La legge e i tempi: la road map
La normativa statale traccia un percorso ben definito per la costituzione di forme associative da parte dei piccoli Comuni. Quelli compresi fa 1000 e 5000 abitanti soggiaciono all’obbligo di esercitare in forma associata tutte e sei le funzioni fondamentali previste dall’art. 21 della Legge 42/2009 (amministrazione e controllo, polizia locale, istruzione, viabilità e mobilità, territorio e ambiente, welfare e sociale), da realizzare entro il 30 settembre 2013.
Il Programma di riordino territoriale della Regione Emilia Romagna prevede che le Unioni già costituite o neonate assumano entro il 31 dicembre 2012 almeno 4 fra le 6 funzioni fondamentali.
Altra data da tenere presente è che dal 1 gennaio 2013 tutti gli enti con popolazione superiore ai 1000 abitanti saranno soggetti al patto di stabilità interno, mentre entrano nel patto dal 1 gennaio 2014 soltanto le Unioni obbligatorie, cioè quelle costituite fra Comuni sotto i mille abitanti.
Programma completo degli incontri:
venerdì 18 maggio ore 17,45
SANTARCANGELO
Museo Musas
SALUTE, UN BENE DA DIFENDERE
Idee e programmi per un’efficiente rete di servizi sanitari territoriali nell’Appennino riminese e nella Valmarecchia
intervengono: Carlo Lusenti, Ass. Sanità Reg. Emilia Romagna
e Roberto Piva, Vicepres. Comm. Politiche per la Salute
lunedì 21 maggio ore 18,00
PENNABILLI
Sala Ristorante Lago Verde - Lago Andreuccio
L’AGRICOLTURA PER IL FUTURO DELLA VALMARECCHIA
Il Programma di sviluppo rurale dell’Emilia Romagna
per la qualificazione e la valorizzazione
dell’agricoltura collinare e montana
interviene: Tiberio Rabboni, Ass. Agricoltura Regione Em. Rom.
venerdì 25 maggio ore 18,00
SAN LEO
Palazzo Mediceo
TURISMO E CULTURA PER LA VALMARECCHIA
Il turismo e la cultura come essenziale fattore di sviluppo
della Valmarecchia e dell’Appennino riminese
intervengono: Maurizio Melucci, Ass. Turismo Reg. Emilia Roagna.
e Massimo Mezzetti, Ass. Cultura Regione Emilia Romagna
lunedì 11 giugno ore 17,00
VERUCCHIO
Rocca Malatestiana
RIORDINO ISTITUZIONALE E GESTIONI ASSOCIATE
PER IL GOVERNO DELLA VALMARECCHIA
Dalle Comunità Montane all’Unione dei Comuni
interviene: Simonetta Saliera, Vice Pres. Regione Emilia Rmagna
lunedì 25 giugno ore 17,30
POGGIO BERNI
Sala Polivalente Centro Sociale
PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN VALMARECCHIA
Idee e azioni per la mobilità e per superare il “divario digitale”
intervengono: Alfredo Peri, Ass. Programmazione Territoriale,
Mobilità e Trasporti Regione Em. Rom. e Gianluca Mazzini, Direttore di LEPIDA
venerdì 15 giugno ore 18,00
NOVAFELTRIA
Sala Consiliare Municipio
PER IL LAVORO E PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Opportunità per l’industria, l’artigianato, il commercio e per le energie rinnovabili
interviene: Giancarlo Muzzarelli, Ass. Attività Produttive Regione Emilia Romagna